Stéphane Ruchaud. Oasis
Published
13/05/21
Artist
Stéphane Ruchaud
Social
Instagram
Category
Photography
#photography
#StéphaneRuchaud
#journal!
13/05/21
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Stéphane Ruchaud
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Photography
#photography
#StéphaneRuchaud
#journal!
Le sere blu d’estate, andrò per i sentieri
graffiato dagli steli, sfiorando l’erba nuova:
ne sentirò freschezza, assorto nel mistero.
Farò che sulla testa scoperta il vento piova.
Io non avrò pensieri, tacendo nel profondo:
ma l’infinito amore l’anima mia avrà colmato,
e me ne andrò lontano, lontano e vagabondo,
guardando la Natura, come un innamorato.
Arthur Rimbaud, Sensazione, 1870
Profumo di ginestra, fico, salsedine e erba fresca. In sottofondo, il canto delle cicale. Un sensazione di abbandono nella brezza di una serata estiva, la vita che sembra semplice, ed un pensiero ci illude che forse la nostra esistenza dovrebbe essere così, come descrive Arthur Rimbaud nella sua poesia Sensazione.
Eppure l’estate ha più le sembianze di un’oasi, di un miraggio fugace in un torrido deserto, un breve sospiro di sollievo dalle difficoltà della quotidianità.
Il fotografo Stéphane Ruchaud ha raccolto una serie di scatti che raccontano, come in un diario, alcuni momenti delle sue estati passate. Tra fotografie di nature morte, paesaggi e ritratti, il progetto Oasis «profuma di estate, come un bouquet di fiori secchi che ancora irradia la stanza con il ricordo della sua fragranza» scrive il critico Théo Esparon.
Mentre si osservano le immagini di Ruchaud, non si può far a meno di perdersi nei ricordi e nella nostalgia delle nostre estati, tra quei momenti semplici dove i sensi si amplificano: l’odore di un fiore, il sapore di un’albiccoca matura, l’acqua fresca sulla pelle o una pietra rovente sotto i nostri passi; ed è forse per questo che il ricordo dell’estate porta con sè una sorta di malinconia, perchè quelle sensazioni è ciò di quanto più vicino possa significare vivere.
Stéphane Ruchaud è un fotografo che vive e lavora a Parigi. Parallelamente al suo lavoro sulla natura morta, conduce ricerche personali sul paesaggio e sulla ritrattistica. I suoi ritratti di fantasia sono il punto di partenza per narrazioni immaginate, arricchite da nature morte e paesaggi, al fine di esplorare emozioni e sensazioni. Nel 2014 ha firmato le fotografie per il libro Mill. Flora Bussiaca (2014) edito da Kaiserin edizioni in collaborazione con Galleria Continua. Stéphane Ruchaud presenta le sue fotografie a Villa Noailles durante la mostra di architettura “Landskating” nel 2016. Abituato ai lavori su commissione, lavora nel campus HEC di Parigi con il team Glassbox dal 2014, parte di questo lavoro darà luogo alla pubblicazione il libro Campus nell'aprile 2018. Nel 2017 partecipa alla residenza presso il Museo Nazionale delle Arti Asiatiche - Guimet. Nell'aprile 2019, ha presentato Oasis a Noailles durante il 34 ° festival internazionale di moda e fotografia a Hyères.
graffiato dagli steli, sfiorando l’erba nuova:
ne sentirò freschezza, assorto nel mistero.
Farò che sulla testa scoperta il vento piova.
Io non avrò pensieri, tacendo nel profondo:
ma l’infinito amore l’anima mia avrà colmato,
e me ne andrò lontano, lontano e vagabondo,
guardando la Natura, come un innamorato.
Arthur Rimbaud, Sensazione, 1870
Profumo di ginestra, fico, salsedine e erba fresca. In sottofondo, il canto delle cicale. Un sensazione di abbandono nella brezza di una serata estiva, la vita che sembra semplice, ed un pensiero ci illude che forse la nostra esistenza dovrebbe essere così, come descrive Arthur Rimbaud nella sua poesia Sensazione.
Eppure l’estate ha più le sembianze di un’oasi, di un miraggio fugace in un torrido deserto, un breve sospiro di sollievo dalle difficoltà della quotidianità.
Il fotografo Stéphane Ruchaud ha raccolto una serie di scatti che raccontano, come in un diario, alcuni momenti delle sue estati passate. Tra fotografie di nature morte, paesaggi e ritratti, il progetto Oasis «profuma di estate, come un bouquet di fiori secchi che ancora irradia la stanza con il ricordo della sua fragranza» scrive il critico Théo Esparon.
Mentre si osservano le immagini di Ruchaud, non si può far a meno di perdersi nei ricordi e nella nostalgia delle nostre estati, tra quei momenti semplici dove i sensi si amplificano: l’odore di un fiore, il sapore di un’albiccoca matura, l’acqua fresca sulla pelle o una pietra rovente sotto i nostri passi; ed è forse per questo che il ricordo dell’estate porta con sè una sorta di malinconia, perchè quelle sensazioni è ciò di quanto più vicino possa significare vivere.
Stéphane Ruchaud è un fotografo che vive e lavora a Parigi. Parallelamente al suo lavoro sulla natura morta, conduce ricerche personali sul paesaggio e sulla ritrattistica. I suoi ritratti di fantasia sono il punto di partenza per narrazioni immaginate, arricchite da nature morte e paesaggi, al fine di esplorare emozioni e sensazioni. Nel 2014 ha firmato le fotografie per il libro Mill. Flora Bussiaca (2014) edito da Kaiserin edizioni in collaborazione con Galleria Continua. Stéphane Ruchaud presenta le sue fotografie a Villa Noailles durante la mostra di architettura “Landskating” nel 2016. Abituato ai lavori su commissione, lavora nel campus HEC di Parigi con il team Glassbox dal 2014, parte di questo lavoro darà luogo alla pubblicazione il libro Campus nell'aprile 2018. Nel 2017 partecipa alla residenza presso il Museo Nazionale delle Arti Asiatiche - Guimet. Nell'aprile 2019, ha presentato Oasis a Noailles durante il 34 ° festival internazionale di moda e fotografia a Hyères.












All images © Stéphane Ruchaud, “Oasis”
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