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Luigi Ghirri. Portfolio Marazzi  



Published
07/06/21

Artist
Luigi Ghirri

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Category
Photobook











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Sono gli anni Ottanta quando Filippo Marazzi, nipote del fondatore della Marazzi Ceramiche di Sassuolo, decide che la sua azienda deve investire nella cultura e nella ricerca artistica contemporanea. Nasce così Crògiolo, un laboratorio di ricerca creativa in cui artisti, designer, fotografi, architetti sono liberi di sperimentare. Questi sono gli anni in cui il mecenatismo d’impresa, o corporate art collection, si consolida in Italia, ruolo che per molti secoli era stato ricoperto da famiglie reali, papi, aristocratici e mercanti d’arte, e che ora viene preso in carico dalle grandi aziende. «Una vocazione e un impegno che si sono nel tempo estesi a un più ampio disegno di ricerca, in cui l’azienda ha coinvolto artisti, architetti, designer» raccontava a proposito Filippo Marazzi.

Luigi Ghirri nasce a Scandiano nel 1943 e a tre anni si trasferisce al Collegio San Carlo di Sassuolo, nella frazione di Braida, un grande edificio neoclassico adattato ad abitazione per gli sfollati. Dal Collegio il fotografo ogni mattina osserva la maggior parte delle donne e degli uomini prende la bici per andare a lavorare nelle fabbriche di ceramica vicine, tra le quali proprio la Marazzi. Passano gli anni e Ghirri ama tornare in questo territorio tra Modena e Reggio Emilia, un luogo che vede la nascita di tanti dei suoi progetti seminali e dove il fotografo incontra Marazzi per la prima volta. Ma sarà solo nel 1975 che Ghirri inizia la sua collaborazione decennale con l’azienda. Quelli sono anni di forte ricerca e sperimentazione per l’autore, e la Marazzi da lì a qualche anno darà vita proprio a Crògiolo. È in questo contesto che la poetica di Ghirri e l’attitudine sperimentale dell’azienda si incontrano, dando vita ad una serie di scatti che vede protagonista la ceramica liberamente interpretata dall’autore. «La ceramica - scriveva Ghirri a proposito del suo lavoro - ha una storia che si perde nella notte dei tempi. È sempre stata un ‘oggetto’ su cui si vengono a posare altri oggetti: i mobili, i gesti, le immagini, le ombre delle persone che abitano quegli spazi. Realizzando queste immagini, ho ripensato a tutto questo e ho cercato di ricostruire, con l’aiuto di superfici di diversi colori, nella sovrapposizione degli oggetti e delle immagini, uno spazio che, invece di essere lo spazi o fisico e misurabile di una stanza, fosse l’idea dello spazio mentale di un momento». Il connubio tra Marazzi e Ghirri prosegue dando vita a  Portfolio Marazzi, un progetto di ricerca fotografica in cui Ghirri coinvolge i fotografi John Batho, Cuchi White, Charles Traub. «Lontanissima dai canoni della promozione pubblicitaria, - si legge nel testo firmato dal curatore e critico fotografico Francesco Zanot dedicato al progetto - questa committenza è al contrario un’importante occasione per sperimentare che dimostra l’urgenza assoluta del fotografo emiliano nel mettere alla prova e proseguire un’esplorazione che tocca alcuni punti cruciali del nostro rapporto con il mondo. Sono tre i gesti chiave che, innanzitutto, questa serie di immagini investiga in profondità, tutti collegati tra loro. Dal generale al particolare: vedere, rappresentare, fotografare».  

Per molti anni le opere firmate da Ghirri per Marazzi sono rimaste nell’archivio dell’azienda. Un corpus di immagini inedite, che si inseriscono in un ampio capitolo della carriera di Ghirri in cui l’autore si è relazionato artisticamente con importanti aziende italiane, tra le quali Bulgari, Ferrari e Costa Crociere. Oggi, grazie alla collaborazione tra l’Archivio Eredi Luigi Ghirri e l’azienda, prende forma il progetto di valorizzazione Luigi Ghirri. The Marazzi Years 1975- 1985, una selezione di trenta fotografie protagoniste sia di un progetto espositivo su scale europea che ha inizio all’interno delle sale dei Musei Civici di Reggio Emilia, a partire dal 21 maggio fino al 4 luglio 2021, nell’ambito del Festival di Fotografia Europea, sia con un prezioso volume, non destinato alla vendita, arricchito dai testi dello scrittore Cosimo Bizzarri e Francesco Zanot, consultabili integralmente al sito web www.ghirri.marazzi.it dedicato al progetto.


All Images: LUIGI GHIRRI. THE MARAZZI YEARS 1975 – 1985
©EREDI LUIGI GHIRRI courtesy Marazzi Ceramiche


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